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L’azione dell’echinacea sulle nostre difese immunitarie

Le proprietà dell’echinacea sono state evidenziate dalle prime ricerche scientifiche nel 1915, quando, per la prima volta, venne dimostrato il meccanismo d'azione sul sistema immunitario; da allora l'echinacea è considerata il sostegno naturale alle nostre difese, specie contro le malattie infettive

L’azione dell’echinacea sulle nostre difese immunitarie

L’impiego dell’echinacea per le difese immunitarie risale agli Indiani dell'America del Nord, i quali se ne servivano per uso interno nel trattamento delle infezioni, contro il raffreddore, la tosse, le malattie da raffreddamento e il mal di gola; e per uso esterno per disinfettare e rimarginare ferite e ustioni.

Successivamente, intorno al 1915, la scienza medica mise in evidenza il meccanismo d’azione della pianta sul nostro sistema immunitario. Oggi viene ampiamente utilizzata nella prevenzione e nel trattamento delle malattie da raffreddamento e per la cicatrizzazione delle ferite.

 

Il sistema immunitario

Il sistema immunitario rappresenta un importante meccanismo di difesa per il nostro organismo, in grado di riconoscere e distruggere i microrganismi invasori, come virus, batteri e funghi. Più in generale, questo apparato è costituito da una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari, sviluppatasi nel corso dell’evoluzione, per difendere il corpo da qualsiasi forma di danno chimico, traumatico o infettivo alla sua integrità. Fanno parte del sistema immunitario organi centrali (timo e il midollo osseo) e periferici (linfonodi, milza, cellule linfoidi del sangue e della linfa). A seconda delle modalità di riconoscimento degli antigeni, si possono distinguere due aree del sistema immunitario:

- Immunità aspecifica o innata: è la risposta difensiva immediata contro le aggressioni, in grado di rilevare anomalie nelle membrane cellulari. Comprende mediatori chimici (responsabili dell’infiammazione) e cellulari (polimorfonucleati, macrofagi e i linfociti NK natural killer"), che fagocitano e distruggono cellule tumorali o infettate da virus. È evolutivamente più antica e consente il riconoscimento di un repertorio limitato di antigeni. Riconosce una generica situazione di pericolo e pone il sistema immunitario in una condizione di “allarme”, che favorisce lo sviluppo dell’immunità specifica.

- Immunità specifica o adattativa: comprende mediatori chimici e cellulari (linfociti T e B), responsabili di una risposta difensiva più potente e mirata (virtualmente in grado di riconoscere qualunque forma di antigene), ma più lenta. È evolutivamente più recente e poggia sulla risposta aspecifica per numerose funzioni di presentazione e distruzione degli antigeni.

 

L'echinacea è utile anche per infezioni come la cistite

 

L’azione dell’echinacea sul sistema immunitario

Il grosso interesse per le proprietà dell’echinacea deriva dalla sua capacità di attivare l’azione fagocitaria dei linfociti, rinforzare il sistema immunitario specifico, di adulti e bambini e in particolare si esplica mediante un aumento dei leucociti, in particolare dei granulociti polimorfonucleati (o neutrofili) e dei monociti-macrofagi del sistema reticolo-endoteliale. Tali cellule sono adibite a fagocitare (mangiare) gli agenti estranei dannosi (batteri, funghi etc.).

Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che è la presenza dei polisaccaridi a renderla una pianta immunostimolante. L'echinacea inoltre contiene echinacoside con azione antibiotica, corticosimile e antivirale; echinaceina che le conferisce attività antinfiammatoria; flavonoidi (come la luteolina, kaempferolo, quercetina, apigenina); derivati dell’acido caffeico (echinacosoide, acido clorogenico), acido cicorico, echinacoside, polieni, alchilamidi, olio essenziale.

Quindi l’echinacea può essere efficace nella prevenzione delle infezioni acute delle alte vie respiratorie, grazie a una drastica diminuzione di tutti i sintomi minori (raffreddore, tosse).

 

Dosaggio e controindicazioni

Gli effetti immunostimolanti dell'echinacea la rendono controindicata in pazienti in terapia immunosoppressiva (trapianti, malattie autoimmuni).

Il dosaggio massimo giornaliero consigliato nell'adulto è 6-9 ml di succo fresco, oppure 1,5-7,5 ml di tintura madre di echinacea, oppure da 2 a 5 g di estratto secco di radice (10). È evidente quindi che sono necessari ulteriori studi per stabilire in maniera definitiva quale tra le specie e tra le diverse parti della pianta (radici o altre parti) sia utile usare. Assumere echinacea ai primi sintomi è una misura efficace nel 60 -70% dei casi.

Non vi sono particolare controindicazioni per l'uso dell'echinacea nelle donne in gravidanza, anche se è sempre bene consultare il proprio medico.

 

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Per approfondire:

> Tutte le proprietà e gli utilizzi della tintura madre di echinacea

> L'echinacea contro la bronchite del cane e del gatto

 

Immagine | wackybadger